Saturday, December 11, 2010

Made in Japan: Strange Days

Anche i menestrelli e i contastorie alle volte si inceppano come un vinile troppo ascoltato. La quantità di informazioni e sensazioni accumulata in pochi giorni inizia a stimolare qualche effetto collaterale, sono pieno di idee e non ho il talento e lo stile per vergarle su carta (si fa per dire), e il lessico, i trucchi ed i modi di scrivere che mi sono stati insegnati fino ad oggi non sono abbastanza. Sono giorni strani.

È dicembre pieno e sembra primavera, la vista di un Gaijin (uno straniero) mi provoca un negativo sobbalzo interiore, penso a togliermi le scarpe prima di entrare nella microcamera, sulla scala mobile mi posiziono automaticamente sulla sinistra, sono circondato da persone che si mettono in fila e non cercano di passare avanti, i pasti caldi e buoni costano meno di dieci euro, tecnicamente compio 47 rivoluzioni solari, sono a Tokyo, in Giappone, ho visto un maestro ed un amico dimostrare il coraggio di essere uomo, ho conosciuto un altro amico che è stato il mio Virgilio, invento storie immaginifiche che traslate in scrittura sembrano panni non lavati, rimango senza fiato nei giardini e nei templi di questo paese, il mio inglese ha raggiunto livelli stradali, impugnare un cucchiaio sembra un gesto goffo, e - non ultimo - mi domando se riuscirò ancora a scrivere qualcosa di sensato nel prossimo futuro.

In questi strani giorni ci sarebbe materiale per mille storie, storie strane e belle. Prima o poi le troverò, quelle dannate parole, ma non ora. C'è un tempo ed un luogo per tutto, ed ora è tempo di viverlo, prima di scriverlo.
Auguri Gabba, sei un tipo fortunato. Hai passato i compleanni precedenti a pensare, passa questo ed eventuali altri a vivere, donare felicità, amare chi è lontano, sorridere di più.

"Cherish your life while you're still around"
:-)


- Posted using BlogPress from my iPad

Location:Tokyo, Japan

1 comment:

Silvia said...

questo tuo post è veramente molto bello...