Thursday, March 18, 2010

Nonno Spaziotempo

Un tizio vestito in nero, con il cappello nero, cappotto nero, pantaloni neri, scarpe nere, occhiali neri, il volto coperto da una sciarpa nera, si avvicina a me e in maniera furtiva cerca di donarmi una scatola, nera. La scatola ha un aspetto innocuo e non aggressivo. E' bella e  strana, e sembra non entrare in sintonia con quello che mi circonda.

Chiedo cos'è. Mi viene risposto che è una scatola magica. Posso usarla solo tre volte. Faccio una battuta stupida sulla lampada del Dottor Aladino e l'uomo in nero muove leggermente la testa da sinistra a destra, paziente come se avesse previsto la battuta e non potesse evitarla.

Magica in che senso, dico. L'uomo in nero scandisce le parole come se parlasse con un tredicenne brufoloso, e mi dice che posso viaggiare nel tempo per tre volte, e per tre volte potrò tornare avanti.

A quali condizioni, comunico al darkettone. Il liquiriziato mi dice che avrò solo tre occasioni, che devo sapere quando andare e che sono in un giro da cui non riuscirò ad uscire.

La mia fronte si imperla di sudore in 3.5 millisecondi, e l'uomo color carbone non c'è più.
Torno a casa.
Prendo un foglio di carta, una matita preistorica ed inizio a scrivere:

1) Tornare indietro per far avverare una cosa buona: iniziare il Karate a sei anni anzichè a quarantasei.
2) Tornare indietro per evitare che una cosa cattiva accada: evitare a Mattia di rompersi il gomito facendogli studiare la registrazione video dell'incontro che lo vedrà protagonista.

Mi blocco sul terzo punto.
Mi addormento. Mi risveglio il giorno dopo, con i capelli fulminati, indice di notte insonne. Le borse sotto gli occhi sono griffate. Non riesco a decidermi.
Poi, l'idea, il fulmine a ciel sereno: donare la scatola magica a qualcun'altro.
Lo farò, è sicuro. Esco in strada per cercare vestiti adeguati allo scopo.
Ed ho anche capito chi era lo spilungone nero.

No comments: