Wednesday, September 23, 2009

Seventh Star

Lezione numero otto. Sette partendo da zero. Mi viene in mente che l'informatica è una disciplina dove uno zero è veramente qualcuno. Zero the Hero. L'inquietudine dello zero.
E, in effetti, sono inquieto.

L'allenamento, ed anche l'allineamento, vedi post precedente, consente di diminuire (e, con l'esercizio ed il talento, azzerare) il gap che naturalmente esiste tra stimolo e reazione.
Nel mio caso, ad oggi, il gap corrisponde all'attraversamento del Mar Rosso da parte del signor Mosè ed accoliti. Il cervello (un manager saputello e autoritario) impartisce i comandi al corpo (il sottoposto frustrato, tuttofare e consapevole della sua situazione): "Esegui tale movimento in fluidità".
Bang.
Il corpo non solo si rifiuta di eseguirli correttamente, ma irride le due manageriali grigiosità emisferiche spernacchiandole con movimenti in ritardo ed estensioni bradipiche che elargiscono (poco) e consumano (tanto), lasciando tutto il sistema in debito di ossigeno e quindi non in grado di eseguire i movimenti successivi come dovrebbero essere compiuti.
Un circolo vizioso, insomma.
Esegui - sbagli - esegui - sbagli - ansimi - sbagli - ansimi - ansimi - buio.
Mi sento come uno scolaretto alle elementari, quando il maestro disegna la lettera A alla lavagna, spiega la pronuncia e l'utilizzo, e vedo i miei compagni di classe che, chiamati a turno, recitano intere frasi (o addirittura discorsi) concedendosi il lusso di giochini semantici ispirati al "Trattato di Semiotica Generale" di Umberto Eco.
Ieri sera, durante il magmatico divertissement dello spogliatoio post-disintegrazione muscolare, il Sensei mi guarda e simpateticamente mi omaggia di un "Come va?". "Insomma", rispondo, "mi sento goffo". Lui mi guarda con un sorriso beffardo, che (io intendo) voleva dire: "Gli allenamenti, caro mio, servono proprio a questo".
La trasformazione da cognizione (io so) a convinzione (io ne sono convinto) è uno dei momenti più ambiti, e la strada, come oramai mi ripeto da giorni, è bella lunga.

No comments: